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La primitiva Chiesa di S. Martino

La primitiva Chiesa di S. Martino


Le prime notizie relative alla Chiesa di S. Martino, si hanno a partire dal 1229, quando, dopo la pestilenza che distrasse buona parte della popolazione vesimese, che abitualmente viveva intorno alla Pieve (odierno Cimitero), ci fu una migrazione della popolazione stessa verso il castello e la pianura sottostante, dove si andò formando un borgo cinto da mura: lì venne costruita la prima Chiesa con la facciata rivolta a ponente e l'altare a levante, come prescriveva la liturgia medioevale.
Questa Chiesa fu dapprima padronale (di proprietà del feudatario) e molto tempo dopo (sec. XVI) diventò parrocchiale.
Ai parroci di Vesime fu dato il titolo di Arciprete; le bolle pontifìcie per l'investitura del Parroco, venivano spedite con il titolo di "Parrocchia di Maria Vergine della Pieve e di S. Martino Vescovo"
Il Campanile fu fatto costruire dall'Arciprete don Pietro Antonio Colla.
E' lo stesso che tuttora è conservato, ma era assai più basso dell attuale. La costruzione del campanile ci è ricordata da una lapide che tuttora si può leggere dalla scaletta di servizio del Municipio.
Il 23 febbraio 1887 una scossa di terremoto danneggiò gravemente la Chiesa parrocchiale, rendendola inservibile. Per vari anni le funzioni religiose furono celebrate nella Chiesa della Confraternita dei
Battuti, che poteva contenere solo un terzo dei fedeli
Il patrono della Chiesa,il conte Enrico Baudi di Selve e Vesme pur avendo promesso le riparazioni era tuttavia insolvente La Fabriceria non aveva fondi.
Per la costruzione della nuova Chiesa il Parroco don G.B.Rossetti propose la vendita di una parte dei beni parrocchiali
La spesa preventivata dall'ing. Pietro Saccarelli era di £ 42.000- DonRossetti si dichiarò disposto aversare £.20.000, promise inoltre £ 10.000 che sarebbero state versate da una persona "benemerita" del paese; il Comune avrebbe versato le rimanenti £.12.000.